martedì 29 luglio 2008

Intangibile ? Mica tanto.  



Un’azienda che ha sempre lavorato nell’import e nell’export, e che ogni anno movimenta un buon numero di container, ha costruito nel tempo un'ottima relazione con il responsabile commerciale di uno spedizioniere.

Questa persona garantisce non solo quotazioni concorrenziali, ma anche cortesia, disponibilità, capacità di trovare valide soluzioni alternative nelle emergenze, prontezza ad accorrere in soccorso per risolvere difficoltà dell’ultimo momento e altro ancora.

Nel momento in cui l’azienda decide di intensificare le importazioni di materiale dall’estremo oriente, al responsabile commerciale dello spedizioniere viene richiesto di migliorare ulteriormente l’offerta, in considerazione del previsto, consistente, aumento di traffico. Questi ci prova, ma non riesce a scendere al di sotto di una certa soglia. Al di sotto della quale si posiziona invece un suo concorrente, con il quale in passato si era lavorato sporadicamente. Ma che in virtù della migliore offerta è preferito.

Con i primi container arrivano anche le prime, normali, grane da risolvere e la società di spedizioni non è sempre prontissima a farsene carico. Talvolta, anzi, traspare anche un po’ di irritazione nell’accogliere le richieste, un po’ come dire, con questi prezzi che cosa volete ancora...

Si ritorna a lavorare con il primo spedizioniere, che con cortesia, competenza, prontezza e disponibilità accorre in soccorso. Tutti asset, questi, che valgono senz’altro quei soldini in più che l’azienda in un primo momento non aveva ritenuto di pagare.

Per favore, non chiamateli più valori intangibili.

giovedì 3 luglio 2008

Il relatore pubblico: non solo artigiano, un po’ avvocato difensore, un po’ diplomatico  

Un po’ di tempo fa ho affermato che il relatore pubblico necessita delle qualità dell’artigiano per fare bene il suo lavoro: pazienza e impegno continuato, cura dei dettagli.

Ma non sono sufficienti. Un buon relatore pubblico necessita anche delle migliori capacità di un avvocato difensore, soprattutto nei momenti di crisi. Quando l’azienda è in difetto, magari anche grave, c’è bisogno di qualcuno che la difenda appassionatamente, che costruisca una tesi in grado di scagionarla il più possibile, che patteggi, eventualmente, con la società, se alla fine risulta colpevole.

C’è inoltre bisogno delle qualità di un fine diplomatico, abile nell’intessere proficue relazioni anche con interlocutori difficili, e nello stringere accordi che permettano di portare l’acqua al mulino dell’azienda, bravo con le parole, ma soprattutto capace di intervenire con i fatti, per modellare la realtà e renderla più confacente a quelle che sono le aspettative dei pubblici curando nel contempo gli interessi aziendali.