venerdì 17 agosto 2007

In vacanza !

Questo blog va in vacanza per le prossime due settimane.

Ci si rivede a settembre.

venerdì 10 agosto 2007

Strategico sarà lei 


Le relazioni pubbliche sono (che lo debbano essere lo sappiamo ma lo sono veramente ?) strategiche, oppure siamo noi del mestiere che ci compiacciamo a usare questo termine a più non posso, nel tentativo di creare con le parole una realtà che fa ancora fatica ad affermarsi ?
Se lo chiede Toni Muzi Falconi in un post sul suo blog ripreso da un commento scritto per la Ferpi.
Si pone il dubbio se sia autoreferenzialità, autocompiacimento, usare in continuazione questo termine.
Visto che in effetti in molte aziende la cultura della strategicità è ancora di là da venire (non solo per quanto riguarda la comunicazione!) e il relatore pubblico si trova a svolgere un ruolo più che altro operativo, potendo influire ben poco sulle decisioni prese ad alto livello, la questione non è oziosa. Anzi, mi viene da pensare che forse l’uso esagerato del termine almeno un vantaggio potrebbe averlo: continuando a insistere, anche lavorando sulla terminologia usata, sul ruolo strategico delle errepì, prima o poi questo diventerà un fatto acquisito, scontato. Cosa che può contribuire, insieme a tanto lavoro da parte degli addetti, a far sì che diventi anche una realtà.

martedì 7 agosto 2007

Il Conversational Analyst: la risposta ai problemi tra azienda e agenzia di comunicazione ? 

Partendo dall’assunto no. 1 del Cluetrain Manifesto che i mercati sono conversazioni, nel suo post Fire your PR firm ? James Clark lancia una provocazione: licenziate la vostra agenzia di relazioni pubbliche.
E, se proprio non volete fare da soli, assumete un consulente che sia veramente “smart”, in gamba. E traccia il ritratto di una nuova figura di professonista delle errepì. Qualcuno in grado di interagire con i clienti, anche potenziali, intrattenendo con loro delle conversazioni in maniera costante, paritaria, chiara, trasparente, costruttiva e in tempo reale. Queste conversazioni esistono sia offline sia online per cui, sostiene Clark, se la vostra agenzia non è in grado di partecipare a entrambi i mondi, licenziatela. E sostituitela con un Conversational Analyst. Un analista di conversazioni.
Con le seguenti caratteristiche, che cito testualmente (il corsivo è nel testo originale):

Must have mainstream media experience as a journalist or communications practitioner. Strong social and analytical capabilities. Has experience with and enthusiasm for blogging, podcasting, RSS feeds, tagging, wikis, e-mail publishing, web analytics, cross-campaign management, adserving, affiliate marketing and online news aggregators. Has maintained a personal or corporate blog for at least one year. Has managed pay-per-click search marketing campaigns across Google, Yahoo, Looksmart, and other services. Can read and understand web analytics and tell a client with confidence what market to speak to. […] HTML skills required.

Che sia finalmente la soluzione ai problemi delle aziende che non sanno a chi affidarsi ? E in caso affermativo, quante figure professionali con quelle caratteristiche ci sono oggi in Italia ?