lunedì 14 maggio 2007

Comunicazione e comportamenti: perché la prima non può supplire ai secondi 


Un cliente della Repubblica Ceca mi spedisce alcuni campioni di depliant (nuovi) per posta. Sono imballati dentro una busta di carta. Ecco che cosa ricevo: una busta di plastica contenente i residui di quello che una volta era una busta cartacea, talmente strappata da sembrare che arrivi direttamente dall’Afghanistan, reduce da un’imboscata dei talebani.

La busta è stata anche bagnata, si sente al tatto e i caratteri dell’indirizzo sono tutti sbavati. Come siano i depliant dentro ve lo lascio immaginare. Riesco a estrarne uno, che in qualche maniera è ancora leggibile, gli altri sono incollati insieme in maniera che se si cerca di separarli si strappano.

Ma l’uovo di Pasqua contiene una sorpresa: un foglio dattiloscritto di Poste Italiane S.p.a, firmato dal MONITORAGGIO QUALITA’ (il maiuscolo è loro), questo sì perfettamente ordinato, asciutto, leggibile. Recita:

L’allegato invio è stato accidentalmente lacerato dai congegni di meccanizzazione postale.

La preghiamo, pertanto, di scusare l’inconveniente dovuto a cause di forza maggiore. Distinti saluti.


Ora, senza stare a cavillare sul fatto che per forza maggiore in genere si intendono guerre, sommosse popolari, eventi della natura come inondazioni, ecc, contro i quali anche la più perfetta macchina organizzativa niente può (e non situazioni causate da cattiva organizzazione dell’azienda stessa come il malfunzionamento dei macchinari), mi preme fare due riflessioni a caldo su come è intesa la funzione Comunicazione nelle Poste Italiane Spa:

1) evidentemente non si tiene conto del fatto che l’80 % della comunicazione passa attraverso i comportamenti. Questi prevedono un’offerta di risarcimento o di altra compensazione nel caso di un cattivo servizio. Scusarsi e basta non è sufficiente.

2) Manca l’integrazione delle varie funzioni comunicative: le Poste lavorano molto bene come comunicazione istituzionale (sito internet ricco di informazioni, depliant sui prodotti offerti esaurienti e con una grafica molto accattivante, numero verde per le informazioni sull’andamento dei titoli, ecc). Però la comunicazione di un’azienda non si esaurisce qui.

L’immagine e la reputazione si costruiscono – anche e soprattutto - attraverso i comportamenti di chi ha che fare – a vario titolo – con il pubblico. Compresi gli addetti al servizio Monitoraggio Qualità. Ai quali è evidente che nessuno ha mai spiegato come ci si rivolge a un cliente danneggiato.